cosa fare se un cane aggredisce un altro cane

Se il tuo cane è stato morso da un altro cane, fai subito queste tre cose

Se il tuo cane è stato aggredito da un altro cane, devi sapere che il proprietario ha l’obbligo di risarcire i danni subìti.

Se il tuo cane riporta delle ferite, ecco cosa devi assolutamente fare al più presto:

  • Chiedi al padrone il suo nome e i suoi recapiti (nome, cognome, telefono etc)
  • Fai subito delle foto, video e recati al più presto dal veterinario per medicare le ferite
  • Contatta un avvocato per chiedere (e ottenere!) il risarcimento dei danni che ti spetta per legge.

La somma che viene corrisposta a titolo di risarcimento varia in base al danno subìto. Oltre al danno morale e biologico ricorda che hai anche il diritto al rimborso delle spese veterinarie, di riabilitazione e/o per acquisto farmaci.

Nel caso di zuffa tra cani, come si fa a capire chi è responsabile? Sul punto è intervenuto il Tribunale di Milano che, con sentenza del 18 aprile 2012, ha stabilito che deve essere ritenuto colpevole (quindi responsabile) il padrone del cane che ha attaccato per primo.

Avv. Claudia Spositi

Abiti in un Condominio e noti infiltrazioni di acqua nella tua abitazione Ti spiego cosa fare (2)

Abiti in un Condominio e noti infiltrazioni di acqua nella tua abitazione? Ti spiego cosa fare

I Condomini in città sono la modalità abitativa più frequente ed è facile notare infiltrazioni di acqua nella propria abitazione, nella cantina o nel posto auto. Le infiltrazioni possono essere semplici macchie oppure veri e propri allagamenti. Cosa fare in questi casi? Innanzitutto, va informato l’amministratore. Già, ma chi paga?

A questo punto bisogna fare una precisazione. Se il danno è da tubazione condominiale spetta al Condominio provvedere alla riparazione del danno. Spesso il Condominio è coperto da apposita polizza (anche se non è obbligatoria).

Se il danno proviene da una abitazione privata, il responsabile è il proprietario della stessa.

Se le infiltrazioni provengono dalla terrazza condominiale (anche se questa è di proprietà esclusiva di un solo condòmino), il risarcimento deve essere corrisposto da tutti gli abitanti del palazzo, ognuno in proporzione alle rispettive quote millesimali (anche eventualmente quindi dal condòmino con la proprietà esclusiva, in base alla quota di propria spettanza).

Se le infiltrazioni provengono da muri perimetrali, bisogna capire se il danno è dovuto a un grave difetto di costruzione perché in tal caso si può chiedere il risarcimento all’impresa che ha eseguito i lavori, purché non sia decorso il termine di 10 anni.

Cosa succede se il responsabile non vuole pagare? Bisogna adire levie legali: si chiede al tribunale competente un provvedimento d’urgenza ex art. 700 c.p.c. o un accertamento tecnico preventivo anche ai fini della conciliazione. Il risarcimento comprende anche il danno non patrimoniale.

Avv. Claudia Spositi

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Danni da infiltrazione: cosa dice la legge

Le infiltrazioni di acqua possono andare da una semplice macchia di umidità sull'intonaco, ad uno stillicidio continuo o intermittente, fino ad arrivare a veri e propri allagamenti.

Cosa fare in questi casi?

Per prima cosa rivolgersi ad un legale con tutta le prove documentali (es. foto, video)

Una volta individuate le responsabilità è necessario procedere subito alla richiesta di risarcimento del danno emergente e anche del lucro cessante ovvero del mancato guadagno.

Un’attività commerciale o turistica, ad esempio, può subire delle conseguenze che possono essere anche molto gravi: chiusura dei locali, merce deteriorata, danno di immagine e altro.

Il risarcimento può essere di due tipi: diretto oppure equivalente.

Nel primo caso il soggetto individuato come responsabile provvede direttamente (o per il tramite di ditte di sua fiducia) a riparare i danni.

Nel secondo caso corrisponde una somma di denaro, che viene poi gestita dalla parte che ha subito il danno.

Hai subito una infiltrazione nella tua abitazione o nella tua attività?

Contattami subito per una consulenza personalizzata.

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Bar e ristoranti possono vietare l'accesso agli animali?

In Italia l'accesso degli animali nei luoghi pubblici (es. bar, ristoranti, supermercati, musei, cinema e altri luoghi ecc) non è ancora regolamentato. In assenza di una precisa disciplina, il tutto è demandato alla scelta del proprietario e/o gestore dell’esercizio commerciale o del locale.

Nel caso in cui siano ammessi, per legge è obbligatorio che l'animale abbia la museruola, sia condotto al guinzaglio e che il padrone abbia con sè un kit igienico.

In mancanza, il padrone potrà essere multato. Talvolta è possibile che per i cani di taglia media, grande o gigante possa essere richiesto il pagamento di un ticket per l’accesso ai mezzi di trasporto laddove invece i cani di piccola taglia sono esentati salvo ovviamente essere collocati in appositi trasportini.

I cani di sostegno e accompagno di persone non vedenti o  con altre malattie certificate per le quali rappresentano una terapia sono esentati da tutto quanto sopra.

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